Il Tetraidrocannabinolo (THC) è responsabile dell'effetto psicoattivo riconosciuto tra gli utenti di cannabis. Ma a che cosa è dovuto questo effetto? La risposta risiede nel modo in cui il THC interagisce con il nostro sistema nervoso.
Come agisce il THC sul sistema nervoso?
Il THC imita le azioni di alcuni composti naturali presenti nel nostro corpo chiamati endocannabinoidi. Questi composti interagiscono con i recettori cannabinoidi nel sistema nervoso, modulando una serie di processi corporei. Quando il THC si lega a questi recettori, provoca un potente effetto psicoattivo.
Un effetto chiave di questa interazione è una modificazione delle percezioni sensoriali e temporali, un fenomeno che alcuni utenti paragonano a quello prodotto dall'alcol. La bocca potrebbe diventare secca, mentre la fame e la sete possono aumentare. Molte persone si chiedono se il CBD può influire in modo simile, sulla fame, per saperne di più visita questa pagina su CBD e Appetito.
Cosa stimola il THC?
Oltre a modificare le percezioni sensoriali, il THC stimola una serie di altri effetti. Può intensificare le esperienze sensoriali, come la vista e l'udito, e può alterare il senso del tempo. Come precedentemente menzionato, il THC provoca anche un aumento della fame e della sete. Questa combinazione di effetti può risultare percepita come un "sballo" dagli utenti di cannabis. Se hai domande su altre sfumature del CBD, potrebbe interessarti il nostro FAQ Nordic Oil.
Quanti neuroni si perdono con una canna?
L'uso del THC può avere effetti a lungo termine sul cervello, ma è importante notare che le affermazioni relative alla perdita di neuroni dovuta all'uso di cannabis sono soggette a dibattito scientifico. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Salute, con un'ubriacatura si potrebbero perdere circa 5.000 neuroni. Tuttavia, la ricerca su questa questione è ancora in corso.
Quanto THC ci vuole per sballare?
La quantità di THC necessaria per provocare un effetto psicoattivo varia da individuo a individuo e dipende da diversi fattori, tra cui la tolleranza individuale e la modalità di assunzione. Per un consumatore inesperto, potrebbe bastare un'infiorescenza di cannabis che contiene appena 5-10 mg di THC per avvertire gli effetti. D'altro canto, un consumatore più abituato potrebbe essere in grado di sopportare dosi molto più elevate. Per chi è interessato a comprendere come dosare correttamente i prodotti a base di CBD, consigliamo di consultare la nostra guida al dosaggio dell'olio di CBD.
È importante notare che la ricerca sull'effetto del THC e della cannabis in generale è ancora in corso. Se desiderate saperne di più sul THC e sulla cannabis, nel nostro sito troverete ulteriori informazioni di alta qualità sulla cannabis e gli oli di CBD.