Studio sugli animali

COVID-19

Rivista medica

SCIENCE ADVANCES, Vol 8, Issue 8, 2022

Titolo dello studio

Il cannabidiolo inibisce la replicazione del SARS-CoV-2 attraverso l'induzione delle risposte allo stress ER e immunitarie innate dell'ospite




Autori

Long Chi Nguyen, Dongbo Yang, Vlad Nicolaescu, Thomas J. Bes, Haley Gula, Divyasha Saxena, Jon D. Gabbard, et. al.

Cannabidiolo: Una Potenziale Arma Contro il COVID-19

Aggiornato:

Condotto da un team di ricercatori guidato da Long Chi Nguyen e Marsha Rich Rosner, questo studio esplora il potenziale del cannabidiolo (CBD) nell'inibire la replicazione di SARS-CoV-2, il virus responsabile del COVID-19. La ricerca è stata svolta presso l'Università di Chicago e pubblicata su Science Advances nel gennaio 2022.

Cosa Hanno Scoperto i Ricercatori?

  • Il CBD, un composto presente nella pianta di cannabis, può prevenire e inibire l'infezione da SARS-CoV-2.
  • Il CBD agisce dopo che il virus è entrato nell'ospite, inibendo l'espressione genica virale e invertendo molti effetti del SARS-CoV-2 sulla trascrizione genica dell'ospite.
  • Il metabolita del CBD, il 7-OH-CBD, ha mostrato anche una potente attività antivirale.

Come È Stata Condotto la Ricerca?

La ricerca è stata condotta in vitro utilizzando cellule di carcinoma polmonare umano. Le cellule sono state trattate con CBD prima di essere infettate con SARS-CoV-2. I ricercatori hanno quindi monitorato le cellule per l'espressione della proteina spike virale e il titolo virale. Lo studio ha coinvolto anche l'uso di sequenziamento di RNA per analizzare gli effetti del CBD sull'espressione genica cellulare.

Cosa Potrebbe Significare per il Futuro?

I risultati di questo studio suggeriscono che il CBD potrebbe essere utilizzato come agente preventivo per l'infezione da SARS-CoV-2 in fase iniziale. Tuttavia, i ricercatori mettono in guardia contro l'uso attuale di formulazioni non mediche come terapia preventiva o di trattamento.

Quali sono le Limitazioni di Questo Studio?

Nonostante lo studio presenti risultati promettenti, è importante notare che la ricerca è stata condotta in vitro, non negli esseri umani. Ulteriori studi clinici sono necessari per confermare questi risultati.

Conclusione

Questo studio mette in evidenza il potenziale del CBD come agente preventivo contro l'infezione da SARS-CoV-2. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere pienamente la sua efficacia e sicurezza negli esseri umani.

Per ulteriori dettagli, leggi l'intero studio qui.

Appendice

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